CapoNord: il ritorno

ha avuto qualche complicazione, per cosi dire….Appena ripartiti da Tromso abbiamo capito che in Billy qualcosa non andava, era più agitato del solito e all’improvviso, sentendo un clacson da lontano si era spaventato talmente tanto da fuggire dal suo divanetto dove solitamente viaggia per provare a mettersi sotto i freni proprio mentre eravamo alla guida.

A complicare le cose c’era il fatto che Betty avrebbe dovuto andare a Bruxelles per lavoro, l’agenzia che aveva organizzato l’evento aveva già fornito i biglietti aerei e non era possibile rimandare la cosa.

Diretti all’aeroporto di Tromso ci fermiamo in un negozio di animali per compare l’unico trasportino che aveva, un gioiello dal costo pari a due pieni di diesel ma subito avevamo capito che per viaggiare in sicurezza la cosa era necessaria.

Appena partito l’aereo di Betty, Gianpy e Billy iniziano la discesa verso l’Italia, doveva essere un viaggio fatto con più calma rispetto a quello dell’andata, con più tappe e più luoghi da visitare ma non è andata cosi.

Gli animali sono i primi a soffrire

la mancanza della luce e Billy non ha fatto eccezione.

In quelle due settimane di viaggio non avevamo mai visto la notte, il nostro camper è dotato di tendine oscuranti ma il sole era talmente forte che riusciva a passare dalle fessure facendo capire al nostro organismo che il buio pieno non c’era nemmeno nelle ore di sonno.

Ci mettiamo 5 giorni per fare pochissimi chilometri. Gia durante il primo giorno in cui abbiamo percorso solo una cinquantina di chilometri ci siamo fermati almeno 8 volte e nei brevi momenti in cui viaggiavamo Billy iniziava già a diventare insofferente al trasportino.

In alcuni tratti provava a morderlo e graffiarlo ma era sufficiente fermarsi per farlo smettere e fare un’altra ventina di minuti di viaggio in tranquillità.

In 5 giorni di viaggi siamo riusciti a raggiungere solo la Svezia, non più di 400 km se non ricordo male e Billy in quei giorni non sembrava voler migliorare, aveva distrutto definitivamente il trasportino e aveva già provato a strozzarsi un paio di volte con il guinzaglio che ha l’aggancio per la cintura di sicurezza. Sono stati 400 km di tensione anche perchè le strade norvegesi spesso sono ad una sola corsia e le piazzole d’emergenza sono abbastanza rare.

Il Viaggio non poteva più perseguire, bisognava trovare una soluzione

 

 

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Le sfortune non arrivano mai sole

dopo un centinaio di chilometri percorsi in Svezia Billy è definitivamente impazzito, povero cucciolo. Continuare il viaggio in quella situazione era impensabile anche perchè l’unico posto sicuro nella mente di Billy in quei momenti di panico era sotto i piedi di chi guidava, proprio tra freno e acceleratore e continuare il viaggio poteva essere realmente pericoloso.

Mi devo quindi arrendere e cercare una soluzione. sono riuscito ad arrivare in una città abbastanza grande e trovare parcheggio vicino ad una bosco cittadino e mi metto subito alla ricerca di un veterinario.

Mi prescrivono un calmante che però su Billy non fa nessun effetto, anche perchè era un farmaco omeopatico, infatti appena provo a rimettere in moto il camper dopo avergli provato a dare il calmante Billy prova a schizzare sotto i freni. Mi fermo immediatamente.

Il veterinario dall’Italia per telefono ci prescrive il Killitam, Billy ha fatto tutte le visite del caso prima di partire e quindi può assumere quel farmaco. La sfortuna vuole però che in Svezia il principio attivo di quel farmaco è praticamente illegale, viene usato solo per i cavalli mentre stando a quello che ci dice il veterinario in Italia spesso una briciola di quel farmaco viene dato anche ai gatti per abituarli a stare dentro casa.

Betty dall’Italia è in continua assistenza telefonica ma purtroppo dopo 3 giorni di tentativi non riusciamo a sbloccare la situazione, non ha nessuno effetto neanche un atro calmante prescritto da un altro veterinario e quando per caso mi avvicino al volante anche solo per cercare un fazzoletto Billy inizia a tremare.

La cosa più assurda e che non sono nemmeno in grado di tornare in Norvegia dove avrei ottenuto quel farmaco senza problemi, dopo giorni di consultazioni la soluzione è solo una…

Betty torna

dall’Italia per portarci il “farmaco miracoloso”, io sono bloccato da 4 giorni a Sundsville, dopo un paio di aerei e un paio di bus finalmente la famiglia è di nuovo riunita, pranziamo tutti insieme e ripartiamo e questa volta il farmaco funziona. Il veterinario ci aveva raccomandato di iniziare con una sola pasticche, per iniziare il viaggio diamo a Billy un quarto di pasticca e il cucciolone è talmente stremato da quei giorni di sofferenza che dorme per tutto il giorno, noi ne approfittiamo per guidare tutto il giorno e tutta la notte. Siamo nella parte alta della Svezia e quando sembra che stia andando via la luce e cosi quasi senza accorgetene facciamo 1000 km, quelli necessari per arrivare a Trelleborg dove ci aspetta il traghetto e una bella dormita.

Sbarchiamo in Germani a e puntiamo a Berlino, li ci parcheggiamo in pieno centro in un parcheggio per auto perchè la nostra fortuna è quella di avere un camper piccolo.

Rimaniamo a Berlino 3 notti, puntiamo alla Val di Fiemme facendo sosta in una bellissima Lidl tedesca.

Arrivati in Val di Fiemme parcheggiamo il camper, ad attenderci ci sono due notti in albergo pagate dalla Red Bull per esserci qualificati ad una bellissima gara che purtroppo non fanno più, la Red Bull 400…e dopo 1 mese e più di camper la cosa non dispiace.

Torniamo a casa dopo 40 giorni di viaggio, sani e salvi, da quella volta non è stato più necessario “impasticcare” Billy, l’effetto placebo di quell’unico quarto di pasticca killitam è stato sufficiente per non fargli avere più ansie da viaggio.