Caponord:
l' Andata
è stata facile, pesante dal punto di vista della guida ma senza intoppi. Circa 4500 km in sette giorni di viaggio e ogni giorno che passava la notte arrivava sempre più tardi, alle 22 in Germania dove abbiamo visitato quel fantastico castello che si vede spesso nella cartoline, Il castello di Neuschwanstein.
Dopo aver dormito ai piedi la castello il giorno dopo siamo ripartiti e siamo arrivati a Rostock e nel frattempo c’era un piccolo intoppo che si stava creando, ma nello stomaco di Billy perché erano già 3 giorni che non faceva la cacca.
Traghetto a Rostock nel pomeriggio, direzione Svezia e il la mattina dopo eravamo a Telleborg, Svezia. Dove tra decine di camper che sbarcavano l’unico ad essere stato perquisiti per più di mezz’ora è stato il nostro.
“Dove state andando” ci hanno chiesto i poliziotti svedesi alla frontiera. “Alla maratona di Tromso” abbiamo risposto. – “e perché passate da qui?. “Ce l’ha detto Google Maps”.
La risposta non deve averli convinti, e li che ci hanno fatto scendere e hanno iniziato la perquisizione.
Ringraziamo quel momento di tensione perchè proprio durante la perquisizione Billy ha rotto il suo silenzio stampa intestinale.
La Notte non si
vede più
e qundo non sei abituato a questa cosa i primi giorni sei leggermente spaesato. Dopo aver superato i controlli alla dogana svedese ci siamo diretti verso la Finlandia (perchè è cosi che ci diceva di fare Google Maps. Prima di entrare in Finlandia abbiamo visto dal cavalcavia una bellissima spiaggia selvaggia, Veasand, acqua fredda e alberi di mele selvatiche che sono state le nostre merende per i giorni successivi.
Dopo 6 giorni di Viaggio eravamo entrati in Finlandia e la notte non si vedeva più.
Avere luce, sole pieno alle due di notte “è un concetto che il pensiero non considera” (come dice la canzone che parla del mare d’inverno). E anche pochi mesi dopo il viaggio si faceva fatica a credere a ciò che si era vissuto.
La Finlandia è stupenda e una semplice area di sosta dove abbiamo passato la notte in realtà dopo un piccolo sentiero nascondeva una delle cascate più belle che abbiamo mai visto. Basta fermarsi in un posto a caso e scoprire la natura più selvaggia.
Ma dobbiamo ripartire…
Arrivati a Caponord
Dopo aver attraversato un piccolo pezzo di Lapponia dove ci siamo fermati ad un negozio di souvenir davvero unico con animali di ogni tipo intagliati nel legno (da quel momento in poi abbiamo avuto con noi in camper anche un bellissimo coniglio che abbiamo chiamato Lappy) siamo arrivati in Norvegia.
L’organismo in quei sette giorni di viaggio in cui man mano che salivamo la notte non si vedeva più si è completamente sballato, viaggiavamo alle 2 di notte come se fossero le 4 di pomeriggio, fatto sta che i chilometri sono volati tra una sosta e l’altra, tra un “fermiamoci una mezz’ora qui” e un “fermiamoci un’altra mezz’ora anche qui”. E dopo 7 giorni di Viaggio eravamo ad un paio di ore da Caponord.
Non pensavamo che la natura potesse diventare ancora più selvatica ma invece lo spettacolo che ci si presentava davanti ad ogni chilometro che avanzavamo era spettacolare.Renne sulla strada, gallerie scavate nell’acqua e paesaggi mozzafiato. Chilometro dopo Chilometro eravamo arrivati, mentre salivamo, (erano circa le 3 di notte) decine di pullman di turisti scendevano e già assaporavamo l’emozione di avere la fortuna di poter dormire in un posto dove non ci sono strutture alberghiere (se non a “valle”).
Tra un banco di nebbia e l’altro ci si presenta davanti un piccolo ingresso e una decina di metri più avanti un parcheggio di Camper di ogni tipo. Abbiamo dormito li tre notti, se cosi si può dire, cenavamo alle 2 di notte e andavamo a letto alle 4 di mattina. Gli orari erano completamente sballati ma è stato bello cosi perchè eravamo gli unici ad avere il fuso orario fuori posto e quando alle 2 di notte passeggiavamo sulla punta del mondo eravamo praticamente soli poche tutti gli camperesti dormivano e i turisti erano già andati via.
il Giorno X si avvicina
ed è quello della Maratona, arriviamo a Tromso dopo due giorni di viaggio ed un paio di traghetti e ad accoglierci c’è una città nervosa. Non siamo gli unici ad essere li per la maratona ma forse siamo gli unici che parteciperanno dopo 12 giorni di viaggio senza un allenamento fatto in quei 12 giorni precedenti alla corsa. Ma non siamo li per vincere, la maratona era un pretesto.
La città è nervosa, i campeggi sono tutti pieni e anche solo chiedere se è possibile fare una doccia a pagamento in quei stessi campeggi diventa motivo di nervosismo tra noi e i proprietari. L’idea che però ci viene è geniale: parcheggiare davanti alla piscina comunale e usufruire della piscina per tutto quello che ci serve. Alla fine la soluzione risulta essere vantaggiosa anche dal punto di vista economico, spendiamo 8 euro di parcheggio al giorno anziché i 40 del campeggio e siamo praticamente in centro.
Tra una nuotata e l’atra arriva il giorno della Maratona, si parte alle 00:01, con luce piena ma con tanta pioggia. 4 ore di persone su i tetti delle proprie abitazioni per fare il tifo e una città meravigliosa che aveva preparato tutto alla perfezione.
Dopo 4 ore sotto la pioggia c’è anche Billy ad attenderci al traguardo, cenetta, doccia e poi tutti a nanna, anche se sono le 7 di mattina…ma ormai non ci sono più orari.
Il giorno dopo ripartiamo..ma questa è un’altra storia, con qualche intoppo questa volta….