Pulizia digitale.
Ecco come è andata

Circa un mese fa sul nostro canale Instagram abbiamo affrontato il tema dell’inquinamento digitale. L’abbiamo fatto con l’assoluta convinzione di non demonizzare internet (basti pensare a quanto traffico si evita con una semplice riunione su Zoom) ma con il solo scopo di prendere atto dell’esistenza di un mondo che continua ad esistere anche quando noi spegniamo i nostri apparecchi o smettiamo di guardare quel determinato video.  Più nello specifico abbiamo messo a conoscenza gli utenti di cosa occorre materialmente affinchè quella vecchia mail del 2005 sulla nostra casella elettronica continui ad essere presente senza che nessuno sappia della sua esistenza, esattamente come le patate che abbiamo sotto il lavello della cucina che scappano dalla nostra casa una volta che le radici sono sufficientemente forti per permettergli di camminare.

Tutto quello che serve è una server farm. Ma esattamente che cos’è una server farm? Ve lo diciamo in maniera semplice perchè non siamo degli informatici: è un intero quartiere composto da apparecchi (i server) che servono per immagazzinare ogni tipo di dato. Chiarito questo è importante capire che questi apparecchi hanno bisogno di essere costantemente raffreddati per non andare letteralmente a fuoco. Le grandi aziende come Google, Facebook, Microsoft costruiscono le loro server farm nei posti più freddi e sperduti del pianeta ma questo non è sufficiente per raffreddare i server e sono quindi necessari altri metodi di raffreddamento ad aria che appunto producono Co2.

Molte grandi aziende come quelle citate sopra hanno come obiettivo quello di compensare le emissioni rendendo sempre più efficienti i metodi di raffreddamento (come ad esempio microsoft che sta ha letteralmente “abissato” alcuni dei suoi server nel bel mezzo del Mare del Nord, a 35 metri di profondità) ma il contributo che possiamo fare noi utenti non deve essere trascurato.

L’Osservatorio ESG Karma Metrix che misura la corbon footprint delle pagine web ha dichiarato che se internet fosse una “nazione” sarebbe la quarta al mondo per livello di emissioni di C02, e che in sostanza una mail senza particolari immagini in allegato produce in un anno la stesso Co2 di una lampadina che rimane accesa per sei ore, il discorso si moltiplica ad esempio per le foto e i video cha abbiamo salvati a volte anche in triplice copia dentro i nostri server (i-cloud, google foto, ecc)

Oltre ad esserci il problema del raffreddamento sorge un’altra importante questione, quella della costruzione di nuovi server. Sono necessari nuovi territori in cui andare ad impattare con la nostra “impronta umana” (andando quindi a cementificare a andando a detrubare quell’ambiente che fino a quel momento era “selvaggio”) e vengono utilizzati materiale non rinnovabili per costruzione puramente pratica del server.

Al termine del nostro video informativo (che potete rivedere cliccando QUI) vi invitavamo a fare “pulizia” (al termine dell’articolo trovate qualche consiglio) ed ecco come è andata:

Di 183 persone che hanno partecipato al sondaggio 99 hanno risposto esattamente sulla quantità di Gb eliminati (poichè i server come ad esempio anche i nostri cellulari ci dicono quanto spazio abbiamo utilizzato), e queste 99 persone in totale hanno cancellato circa 370 Gb.

Alle persone che non riuscivano a calcolare i Gb cancellati poichè hanno cancellato particolari dati come ad esempio interi account di Twitter o Facebook o foto su Instagram abbiamo chiesto di scriverci brevemente cosa avevano cancellato, e dalle loro risposte, facendo un calcolo indicativo medio (ovvero su quanto occupa mediamente una mail o su quanto occupa mediamente una foto o un post) siamo riusciti a calcolare che sono stati cancellati indicativamente circa 300 Gb.

1 Mega produce in un anno 19 grammi di C02 e sommando i nostri risultati abbiamo riscontrato, sempre indicativamente, che eliminando circa 700 Gb è come se avessimo eliminato la produzione di Co2 di 80 macchine che avrebbero percorso la tratta Roma – Milano, o la quantità di Co2 necessaria per produrre 2 tonnellate di plastica

Abbiamo chiesto a chi ha partecipato al sondaggio qual’era la cosa più vecchia che avevano cancellato e le risposte sono state di ogni tipo.

I dati che vi abbiamo dati sono indicativi (anche se abbiamo cercato di rivederli il più possibile al ribasso). Rimaniamo a disposizione nel caso qualcuno voglia analizzarli in maniera più professionale. Specifichiamo inoltre che i dati fanno riferimento ad un solo anno di emissione, quindi ad esempio se tutte queste cose non fossero state cancellate tra due anni avrebbero prodotto il doppio dell’emissione fin’ora calcolata.

Come promesso ecco alcuni dei nostri consigli e se volete partecipare al sondaggio potete farlo in qualsiasi momento cliccando QUI

✅Ecco cosa possiamo fare

✨Possiamo cancellare vecchie mail ed eliminare lo spam 

✨Eliminare le immagini che non ci servono più aprendo le singole chat di whatsapp o telegram.

✨Fare pulizia anche sui server cloud, togliendo foto venute male o fatte in ripetizione.

✨Cancellare vecchi post fatti su Facebook o su Instagram.